Scuola e inclusione: presentato il libro “Noi, bambini del mondo”
È stato presentato nei giorni scorsi a Perugia il libro “Noi, bambini del mondo. Per costruire competenze di cittadinanza”, nato in seguito alle esperienze del progetto “Belle differenze e tanti intrecci”.
Il testo cerca aspetti comuni tra le diverse culture per costruire spazi e percorsi di condivisione. Il progetto “Belle differenze e tanti intrecci” dal quale si è partiti è stato sviluppato nel corso dell’anno dalla scuola primaria “E. Pestalozzi” di Perugia, che ha poi realizzato il libro.
Questo testo è una narrazione corale, curata da Francesca Pascolini e costruita dagli insegnanti del plesso e dagli stessi bambini, anche con la collaborazione dei loro genitori. Il volume è stato presentato al Centro Congressi Capitini, durante un evento che si è configurato come una grande festa, svoltasi alla presenza delle sei classi della Pestalozzi che sono state coinvolte nell’iniziativa e dei loro docenti. Erano presenti anche le autorità locali e alcuni docenti dell’Università degli Studi di Perugia.
Nel suo intervento il dirigente scolastico della primaria “E. Pestalozzi”, oltre ad elogiare l’impegno e il lavoro svolto da tutti i soggetti coinvolti, ha evidenziato il valore e la responsabilità che la scuola pubblica ha nel proporre modelli inclusivi.
Dar vita e forma a questo libro ha consentito ai bambini coinvolti, così come anche ai loro insegnanti e genitori, di viaggiare con la mente tra diverse culture, dando spazio alla fantasia e imparando ad osservare e scoprire la bellezza che c’è nel mondo. Bellezza che abbonda e che spesso passa proprio dalle differenze, che non vanno quindi temute, ma piuttosto scoperte, accettate e il più possibile valorizzate.
In un’ottica di educazione interculturale la diversità è vista come opportunità di crescita, culturale, emotiva e sociale. I bambini hanno lavorato in gruppo (spesso sedendoti in cerchio), hanno discusso, si sono confrontati, ognuno ha dato il suo personale contributo, portando il suo punto di vista, il suo modo di vedere le cose. Hanno letto favole e leggende e scoperto tanti punti di convergenza spesso impensati tra differenti culture, solo apparentemente lontane tra loro, ma che spesso condividono valori, aspirazioni e desideri. Tutti vogliono essere felici!
Oggi, anche grazie alla tecnologia, si può fare il giro del mondo senza dover neppure uscire dalla propria classe, ma il dialogo tra differenti culture resta in molti casi ancora difficile. Queste difficoltà in realtà le notano più gli adulti dei bambini e il libro “Noi, bambini del mondo. Per costruire competenze di cittadinanza” ha molto da insegnare proprio ai più grandi.