Frutta per merenda, a Milano si combattono merendine e sprechi
Frutta per merenda? Si grazie! Quello delle mense scolastiche o comunque dell’alimentazione degli studenti è un tema che fa sempre molto discutere e che periodicamente torna di grande attualità. Preoccuparsi di cosa, come, quanto e quando, mangino gli studenti è senza dubbio legittimo, anzi doveroso, ma non sempre si sono fatte proposte in grado di migliorare la situazione, nel concreto.
Fare delle sporadiche lotte alla merendina non serve poi a molto, quello di cui si sente un crescente bisogno è invece la presenza di una vera e propria educazione alimentare tra i banchi di scuola. Servono maggiore consapevolezza sul ruolo del cibo e sulle conseguenze, nel breve e nel lungo termine di una dieta errata o comunque sbilanciata.
Un altro grande tema poi è quello degli sprechi alimentari. Quando se ne parla tutti devono assumersi le proprie responsabilità, i ragazzi, le famiglie, ma naturalmente anche le mense, che spesso fanno finire nei cassonetti, per varie ragioni, ingenti quantità di cibo.
Lo spreco alimentare è uno scandalo, da un punto di vista etico, così come anche economico, senza dubbio non è un buon esempio per le nuove generazioni.
Ridurre gli sprechi e al contempo supportare i ragazzi nell’adottare uno stile alimentare più sano è prioritario. Bisogna far consumare loro più frutta e verdura. Questo è quello che si sta facendo a Milano, con il sostegno di QuBì-Intesa San Paolo.
Si sta proponendo a 711 classi di 75 diversi istituti scolastici di optare per una merenda più sana, offrendo a circa 15mila studenti, frutta come merenda. Oltre ad avvicinare i più giovani al consumo di cibi sani, l’iniziativa punta anche a ridurre lo spreco alimentare del 17%.
Il progetto si inserisce in un più ampio e articolato quadro di Food Policy europee e assieme ad altre iniziative mira a raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile definiti dall’agenda Onu per il 2030, condividendo anche le diverse esperienze delle città che hanno partecipato al Milan Pact Awards, nelle sue quattro edizioni.