Presidi: riparte il concorso per assumere i dirigenti della scuola
Presidi: stop alle reggenze, stop a dirigenti scolastici divisi tra 2 o più scuole, riparte il concorso per assumere i dirigenti della scuola.
Il Consiglio di Stato ha accolto l’appello del ministero che invitata a vedere come prioritaria l’assunzione dei presidi già dal primo di settembre. Le assunzioni ci saranno, anche se i nuovi dirigenti entreranno a scuola con riserva, come spiegato dallo stesso Ministro Bussetti.
Dopo il clamore mediatico seguito alla sentenza del Tar che aveva annullato il concorso per i presidi, sulla scuola s’è abbattuto uno tsunami di proporzioni bibliche. Il Miur ha fatto ricorso e questo è stato accolto. La Sesta sezione del Consiglio di Stato ha sospeso la sentenza del Tar del Lazio e quindi l’annullamento del concorso per il reclutamento di ben 2.900 dirigenti scolastici, che ora potranno iniziare la loro attività a settembre.
Un’ottima notizia per i candidati che avevano superato le prove e più in generale per il sistema scolastico. Insoddisfatti solo gli aspiranti presidi che avevano fatto ricorso avanzando dubbi sulla legittimità della prova scritta tenutasi lo scorso mese di ottobre. Non parliamo di qualche caso isolato, ma di centinaia di ricorsi con relative segnalazioni di anomalie, alla base della scelta fatta dal Tar del Lazio di annullare gli scritti.
Ora però, in seguito all’appello del Ministero, si evidenzia che “a prescindere dal merito delle questioni devolute in appello e da ogni valutazione sull’effettiva portata invalidante dei vizi dedotti deve ritenersi preminente l’interesse pubblico alla tempestiva conclusione della procedura concorsuale“. Quindi avanti tutta con la prevista procedura di immissione in ruolo dei candidati vincitori e il successivo e possibilmente rapido affidamento degli incarichi di dirigenza, già dal primo settembre 2019.
Soddisfatto il ministro Marco Bussetti, che vuole procedere spedito con la pubblicazione della graduatoria e le relative assunzioni. Il bisogno di nuovi dirigenti scolastici è forte e bisogna porvi rapidamente rimedio. Soddisfatti in generale anche i sindacati.
Le assunzioni ci saranno, ma però avverranno con riserva, quindi anche per chi aveva fatto ricorso non è tutto perduto, anzi, come affermato dall’avvocato Massimo Vernola, la partita resta aperta. Il concorso va avanti nel pubblico interesse, ma c’è da tutelare anche l’interesse dei privati che hanno segnalato irregolarità e che meritano di essere ascoltati, nei tempi e nei modi più compatibili con gli interessi comuni e superiori dello stesso sistema scolastico.