Didattica a distanza e costi nascosti
La didattica a distanza fa ormai parte della quotidianità di moltissime famiglie, presenta non poche criticità, si parla molto dell’aspetto sociale, della difficoltà di seguire le lezioni restando concentrati, dell’impossibilità per i docenti di controllare comportamenti scorretti dei ragazzi, del senso di alienazione vissuto dai più giovani, dei problemi tecnici, ecc. Spesso però si tende a sottovalutare un po’ troppo l’aspetto economico. La didattica a distanza ha dei costi per le famiglie e spesso sono proprio queste a doverli sostenere, in un momento che come ben sappiamo non è certo positivo per l’economia.
Si potrebbe pensare che seguire le lezioni a casa costi meno, visto che si risparmia sull’autobus, la mensa, ecc. Studiando a casa però si usa la connessione domestica e altre risorse che ricadono sul budget familiare, come ad esempio la carta, le cartucce della stampante e altri prodotti di consumo.
Didattica a distanza: come risparmiare sull’uso della stampante
I consumabili costano piuttosto cari. Le cartucce della stampante, specie se di marca rappresentano una spesa significativa, ci sono per fortuna diversi modi per limitarla. Il modo più facile è quello di ridurre le stampe al minimo, può comunque capitare che ai ragazzi venga chiesto di stampare una tesina o che comunque si trovino più comodi nello studiare su un supporto cartaceo. Un eccesso di digitale non fa bene, avere della carta tra le mani di tanto in tanto aiuta.
Se non si può fare a meno di stampare è possibile risparmiare inchiostro e di conseguenza rimandare l’acquisto di nuove e costose cartucce con alcuni semplici accorgimenti. Le stampanti di nuova generazione prevedono in genere modalità di stampa a basso consumo o “eco”. La qualità è un po’ più bassa, ma se si stampano dei testi è comunque più che accettabile. Bisogna poi sapere che non tutti i font consumano la stessa quantità di inchiostro. Se scegliamo un carattere come il Times New Roman, possiamo alla lunga avere un risparmio significativo, a parità di pagine stampate, rispetto ad esempio al Verdana o all’Arial.
Se dobbiamo sostituire le cartucce della stampante, un modo per risparmiare sarà quello di optare per cartucce compatibili. Si tratta di cartucce di produttori diversi da quelli della stampante, che hanno prezzi molto competitivi. Se la qualità delle stampe e alla lunga la salute della stampante vi preoccupa, un’alternativa interessante, anche per la tutela dell’ambiente, oltre che sul piano economico, è rappresentata dalle cartucce rigenerate. In questo caso sono cartucce originali, quindi caratterizzate da materiali di elevata qualità, alle quali è stata data una seconda vita. Sono state ricondizionate e ricaricate di inchiostro, funzionano bene come le cartucce originali, ma costano molto meno, in particolare se ne vengono acquistati dei pacchetti, magari sfruttando delle offerte online.
I costi più significativi per la didattica a distanza riguardano poi senza dubbio l’acquisto di strumenti ormai indispensabili, come computer o tablet, per fortuna in questo caso le famiglie non sono state lasciate sole e molte scuole hanno aiutato direttamente i ragazzi in difficoltà perché sprovvisti dei device. Dove non sono arrivate le scuole si sono mosse sul territorio varie associazioni, spesso dando nuova vita a dispositivi ancora funzionanti, anche se leggermente datati, salvandoli in questo modo dalla discarica.